
Nel pomeriggio dell’8 maggio abbiamo con grande piacere partecipato alla riapertura al pubblico del Giardino di Pojega, sito di interesse storico e architettonico a Negrar, nel cuore della Valpolicella Classica. Negli ultimi tre anni il parco di Villa Rizzardi è stato infatti oggetto di un importante intervento di restauro che lo ha infine riportato all’antico splendore.
Un po’ di storia…
Nel 1783 il conte Antonio Rizzardi affida all’architetto Luigi Trezza il compito di realizzare nel parco della villa un giardino all’italiana, ovvero uno spazio in cui natura e architettura dialogano in armonia. Il risultato è una vera e propria oasi verde in cui il conte intratteneva e stupiva i suoi ospiti mostrando loro le bellezze artistiche e botaniche qui custodite. Il giardino si estende per 54.000 mq su tre livelli paralleli, seguendo le pendenze della collina, e presenta quattro strutture architettoniche focali che vanno a creare un paesaggio scenografico di straordinaria varietà: il Belvedere, il Tempietto, il Teatro di Verzura e il Laghetto.
Il restauro
Il progetto di restauro era inserito all’interno di uno più ampio di riqualificazione dell’architettura del verde in Italia, e la sua realizzazione ha richiesto un totale di tre anni, durante i quali il giardino è stato parzialmente chiuso al pubblico. L’intervento ha interessato l’intera superficie del parco, ma allo stesso tempo è stato puntuale, andando a risanare i vari elementi compositivi preservandone il sapore antico. Ampio spazio è stato dato al miglioramento strutturale delle murature, in particolare i muri di contenimento e il parapetto lapideo del Belvedere, che era stato in precedenza chiuso in quanto pericolante. Gli elementi statuari sono stati puliti e consolidati, e ben integrati con nuovi corpi illuminanti per creare suggestivi giochi di luce ed ombra. Il giardino non rappresenta tuttavia solo un patrimonio storico e architettonico, ma anche un modo per avvicinarsi all’elemento naturale.
Per questo gran parte dell’intervento ha riguardato la componente vegetale, che è stata curata, integrata e rinnovata. Le parti del giardino che presentano un aspetto più geometrico, sagomate dalle siepi in bosso, sono state arricchite con l’inserimento di piante erbacee e fiori a bulbo, che tra aprile e maggio sono in grado di offrire ai visitatori uno spettacolo di rara bellezza. Anche il Boschetto, che si presenta più selvatico, è stato rimaneggiato, andando a rimuovere le numerose palme cresciute spontaneamente e a sostituire i carpini vecchi e ammalati con una cortina di nuovi carpini che ricreano l’effetto fantastico e “orrido” voluto nel Settecento. Il Teatro di Verzura, altro punto focale del parco, è stato toccato solo in minima parte, in quanto la sua manutenzione negli anni è stata particolarmente accurata e ne ha garantito l’ottimale conservazione. Infine, è stato rinnovato anche l’impianto idrico del giardino, permettendo l’ideale gestione delle acque, sia al servizio del verde che per creare movimento nelle fontane.
Insomma, il Giardino di Pojega rappresenta senza dubbio un’opera sempre viva e mutevole, in continua evoluzione. Tornata ad essere fruibile nella sua interezza e massimo splendore, rappresenta un’oasi di pace dove rifugiarsi per tornare in contatto con la bellezza e la natura.
Per questo motivo abbiamo con piacere inserito questo sito che rappresenta un importante pezzo di storia della Valpolicella nel nostro nuovo tour dedicato ai vini e alle ville e giardini storici della Valpolicella. Scopri tutti i dettagli alla pagina dedicata sul nostro sito!