
Prosecco and UNESCO: un binomio vincente
06 July 2021
Le splendide colline di Conegliano e Valdobbiadene, patria del famoso Prosecco Superiore DOCG, sono state appena inserite nella lista dei patrimoni dell’umanità dell'UNESCO. Il sogno si è avverato il 7 luglio 2019, a Baku, in Azerbaijan, durante il 43° incontro del Comitato Unesco con 21 “sì” su 21. È un risultato di cui siamo tutti orgogliosi, nonché l’occasione perfetta per stappare un po' di bottiglie del nostro amato spumante.
Un percorso lungo dieci anni
Questo grande risultato non è stato raggiunto dall'oggi al domani, quest’area ha impiegato più di dieci anni per entrare finalmente nella lista UNESCO. Tutto è iniziato nel 2008, quando il Consorzio di tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, ha deciso di dare il via al progetto per rendere questa terra Patrimonio dell'Umanità. All'inizio non è stato facile, si pensi per esempio al luglio 2018, quando l’area non ha raggiunto l’obiettivo per soli due voti. Ma si sa, gli italiani sono testardi e non si arrendono così facilmente. Siamo tornati quest'anno puntando non solo sulla bellezza del paesaggio, ma anche sulle peculiarità che rendono Conegliano e Valdobbiadene così unici.
Tre cose speciali su Conegliano e Valdobbiadene
Le colline di Conegliano e Valdobbiadene sono il 10° sito mondiale che entra parte della categoria “paesaggi culturali”. Questo elenco raccoglie i luoghi in cui il lavoro dell'uomo e la natura hanno costruito un legame speciale nel corso dei secoli. Ecco gli altri 9 siti:
- Alto Douro – Portogallo,
- Tokaj – Ungheria,
- Isola di Pico – Portogallo,
- Lavaux – Svizzera,
- Langhe Roero e Monferrato – Italia,
- Champagne – Francia,
- Borgogna – Francia,
- Saint-Emilion – Francia,
- Wachau – Austria
Le colline di Conegliano e Valdobbiadene rappresentano una piccola zona tra Venezia e le Dolomiti situata nella provincia veneta di Treviso e hanno davvero qualcosa di speciale. Prima di tutto per quanto riguarda il loro suolo e la loro morfologia. Sono caratterizzati dai cosiddetti pendii a schiena d’asino, colline molto ripide, abbastanza difficili e pericolose da lavorare. Per questo motivo, le persone hanno dovuto trovare un modo per sfruttare al meglio il lavoro agricolo nei campi e adattarsi a questo paesaggio non così facile.
Un'altra caratteristica tipica di questa zona è sicuramente il ciglione, un particolare sistema di terrazzamenti dove il terreno non è tenuto fermo dai sassi come di solito avviene in molte altre zone di produzione vinicola (come la Valpolicella). Nelle terre del Prosecco invece vignaioli e viticoltori hanno utilizzato terrazzamenti erbosi per impedire al terreno di muoversi ed evitare l'erosione del suolo. Il risultato di questi due elementi è un meraviglioso paesaggio a mosaico dove piccoli vigneti, boschi e zone erbose convivono uno accanto all'altro creando un meraviglioso ecosistema.
Un traguardo e un nuovo inizio
L'obiettivo raggiunto domenica è sicuramente un grande risultato, ma non rappresenta un punto di arrivo, anzi è un vero e proprio punto di partenza per il futuro di Conegliano e Valdobbiadene. Ecco perché, ad esempio, l'area sta lavorando per diventare un ambiente privo di pesticidi. La tutela della biodiversità è infatti una priorità per preservare la bellezza e l'ecosistema del paesaggio. Stessa cosa per l'enoturismo: deve rispettare la filosofia dei viticoltori, i loro vigneti, il loro lavoro e mostrare alle persone il tesoro che questa zona nasconde. E questo è esattamente ciò che fa Pagus. Pronto a scoprire le colline del Prosecco, visitare alcune cantine a conduzione familiare e degustare alcuni dei più famosi spumanti d’Italia? Allora unisciti a noi nel nostro tour del vino Prosecco e fatti conquistare dalla bellezza di questa zona.
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